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1 stazione

PILATO CONDANNA A MORTE GESU'

Ti adoriamo Cristo e Ti benediciamo

Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

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Dal Vangelo secondo Luca (23,20-25)

Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. Ma essi urlavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!». Ed egli, per la terza volta, disse loro. «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò». Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita. Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà.

 

Meditazione

Che male ha fatto? Per quale delle Sue tante opere buone Lo volevano uccidere? Dopo tutto quello che Gesù aveva fatto Gli si rivoltarono contro e Lo condannarono a morte. Il ladrone fu liberato e Cristo, che perdonò le colpe di tutti i peccatori pentiti, fu condannato. Quante volte Signore anche io non scelgo Te ma Barabba; quante volte penso di poter vivere tranquillamente senza di Te e non seguo i Tuoi comandamenti lasciandomi travolgere dai piaceri di questo mondo. Aiutami, Signore, a riconoscerTi quale unico mio Dio e unica fonte di salvezza.

 

Preghiamo insieme

Signore Gesù aiutami, perché la mia vita non sia un continuo “lavarmi le mani”, uno scappare dalle situazioni e dalle persone scomode, ma anzi insegnami a sporcarmi le mani, ad assumermi le mie responsabilità, a vivere ciò che mi chiedi qui ed ora, nella mia famiglia, nel lavoro, nei rapporti, senza voler sempre fuggire via lontano.

2 stazione:

GESU’ E’ CARICATO DELLA CROCE

Ti adoriamo Cristo e Ti benediciamo

Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

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Dal libro delle Cronache 28,20

Sii forte, fatti animo, e mettiti all’opera; non temere poiché il mio Dio, sarà con te; egli non ti lascerà e non ti abbandonerà fino a tanto che tutta l’opera per il servizio della casa dell’Eterno sia compiuta.

 

Meditazione

Gesù nel ricevere la Croce sta eretto. Mai ebbe la nobiltà di ora, neppure quando faceva i più potenti miracoli. Nobiltà di dolore. Gira lo sguardo sulla folla, cerca fra i mille volti astiosi, i volti amici. Non ne trova e piange, il suo pianto non genera pietà ma ancor più fiero odio.

 

Preghiamo

Lett. Per amore nostro hai sopportato il pesante legno della croce

Ass. Ti ringraziamo Signore. Donaci la forza e il coraggio di portare i pesi quotidiani, certi che, anche se tutti ci abbandonano, con Te al nostro fianco non saremo mai soli.

3 stazione:

GESU’ CADE LA PRIMA VOLTA

Ti adoriamo Cristo e Ti benediciamo

Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

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Dal Vangelo secondo Matteo 11, 28-30

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e impara te da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero.

 

Meditazione

È appena iniziato il doloroso cammino che porterà Gesù alla morte. Nessuna fatica gli viene risparmiata, sin da subito, inciampa e cade. Nulla si risparmia per dare forza e coraggio a noi uomini, che spesso cadiamo a causa delle nostre fragilità. Cade ma si rialza perché ogni uomo impari ad essere perseverante sulla via della vita.

 

Preghiamo insieme

Signore, la nostra storia è segnata da una caduta: quella di Adamo ed Eva nel primo peccato. Il peccato dell’orgoglio. Con questa tua caduta, hai voluto riparare a quella e a tutte le altre cadute con cui gli uomini ti hanno ferito. Ti ringraziamo, Signore, per la tua misericordia. Insegnaci a perdonare il fratello, come Tu perdoni noi.

4 stazione:

GESU’ INCONTRA SUA MADRE

Ti adoriamo Cristo e Ti benediciamo

Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

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Dal Vangelo secondo Luca.  2, 34-35.51

Simeone parlò a Maria, sua Madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima”.

Sua Madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.

 

Meditazione

Ti vedo, Maria, mentre guardi il tuo povero Figlio: ha i segni della flagellazione sulla schiena ed è costretto a sopportare il peso della croce, sotto la quale, probabilmente, presto cadrà di nuovo per la fatica. Eppure, sapevi che sarebbe successo, ti era stato profetizzato, ma ora che è accaduto è tutto diverso. È sempre così, siamo sempre impreparati di fronte alla vita e alla sua imprevedibilità. Maria, ora sei triste, come lo sarebbe qualunque donna al tuo posto, ma non sei disperata. I tuoi occhi non sono spenti, non guardano nel vuoto, tu non cammini a testa bassa. Sei e rimani splendente anche nella tua tristezza, perché hai speranza, quel sentimento che ti distingue da tutte le donne che sono, in questo momento, vicino a te.

 

Preghiera

Signore Gesù, abbiamo compreso sempre di più che il cuore di Maria è stato il tuo asilo sicuro. Tra tutte le donne è beata, ma anche la più afflitta. Ti è sempre stata accanto, non mostrando il suo dolore per non darti dolore, preoccupata solo di sollevare il tuo.

Aiutaci a imitare la sua forza quando sosteniamo un’altra persona nei suoi momenti di difficoltà.

 

5 stazione:

SIMONE DI CIRENE AIUTA GESU’

A PORTARE LA CROCE

Ti adoriamo Cristo e Ti benediciamo

Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

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Dal Vangelo di LUCA (23,26)

Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. 

 

Meditazione

Simone non ha compiuto un gesto d'amore. Si è trovato costretto a portare la croce, come intendono i due verbi del testo greco, sapientemente accostati: "prendere con forza", "caricare qualcosa su qualcuno", "costringere a". È la situazione più frequente, questa in cui non siamo noi a scegliere il nostro dovere ma è il Signore stesso che ci inserisce, come tasselli in un mosaico, nel suo progetto di salvezza. Spetterà a noi però decidere se conformarvici con buona volontà o distaccarvici brontolando d'insofferenza.

 

Preghiamo insieme

O Signore Gesù, fa che noi fedeli riusciamo ad accogliere le piccole croci che si presentano nella nostra quotidianità e a non vederle come una costrizione ma come   il punto di partenza per rinascere con te in una nuova Pasqua di resurrezione.

 

6 stazione:

LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESU’

Ti adoriamo Cristo e Ti benediciamo

Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

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Dal libro del profeta Isaia. 53, 2-3

Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per potercene compiacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia.

 

Meditazione

Lungo la Via della Croce, la pietà popolare ritrae il gesto di una donna, denso di delicatezza e venerazione: la Veronica asciuga il volto di Gesù. In quel Volto, sfigurato dal dolore, la Veronica riconosce il Volto trasfigurato dalla gloria; ella vede il Bellissimo tra i figli dell’uomo. È questo lo sguardo che suscita il gesto gratuito della tenerezza e riceve in ricompensa la bontà del cuore di Gesù. La Veronica c’insegna il segreto del suo sguardo di donna, “che muove all’incontro e porge l’aiuto”.

Preghiamo insieme

Umile Gesù, il nostro è uno sguardo incapace di andare oltre l’indigenza, per riconoscere la tua presenza, oltre l’ombra del peccato, per scorgere il sole della tua misericordia, oltre le rughe della Chiesa, per contemplare il volto della Madre.

 

7 stazione:

GESU’ CADE LA SECONDA VOLTA

Ti adoriamo Cristo e Ti benediciamo

Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

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Dal libro delle Lamentazioni. 3, 1-2. 9. 16
Io sono l'uomo che ha provato la miseria sotto la sferza della sua ira.
Egli mi ha guidato, mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce...
Ha sbarrato le mie vie con blocchi di pietra, ha ostruito i miei sentieri...
Mi ha spezzato con la sabbia i denti, mi ha steso nella polvere.

 

Meditazione

"Io sono un verme e non un uomo, ludibrio a tutti, scherno della plebe" (Sal 22, 7): le parole del profeta salmista trovano la loro piena realizzazione in queste strette strade di Gerusalemme, durante le ultime ore che precedono la Pasqua. E si sa che queste ore, prima della festa, le strade sono affollate. E Gesù in mezzo a questa folla, cade e viene schernito. Mentre altri non si accorgono nemmeno di lui. E Lui lo vuole, vuole che si compia la profezia. Cade, quindi, esausto a causa dello sforzo. Cade per volontà del Padre, volontà pure espressa nelle parole del Profeta. Cade per volontà propria, perché: "come si adempirebbero le Scritture?" (Mt 26, 54).


Preghiamo insieme

O Misericordioso ed eterno Dio, che hai dato come modello agli uomini il Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore, fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce, fa' che abbiamo sempre presente l'insegnamento della sua passione e che questa seconda caduta sia di esempio per tutti coloro che vengono presi dallo scoraggiamento. 

 

8 stazione:

LE DONNE DI GERUSALEMME PIANGONO SU GESU’

Ti adoriamo Cristo e Ti benediciamo

Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

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Dal Vangelo secondo Luca (23,27-31)

"Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di Lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?".

 

Meditazione

Le parole che il Signore rivolge alle donne, alle mamme di Gerusalemme, durante il cammino verso il Calvario, sono forti. Così come è forte la scena a cui assistiamo: da una parte c’è il pianto delle donne, la loro commozione, che smorza la ferocia della condanna alla morte in Croce. Dall'altra parte c’è il Maestro che pone l’attenzione su un pericolo che presente in ogni società, e di cui preoccuparsi: l’indifferenza della gente. Perché, se trattiamo così il legno verde che avverrà del legno secco?

 

Preghiamo insieme

Signore ti preghiamo affinché con i tuoi insegnamenti possiamo trovare la strada che hai tracciato per il tuo popolo, illuminandolo e guidandolo nel cammino cristiano.

 

9 stazione:

GESU CADE LA TERZA VOLTA

Ti adoriamo Cristo e Ti benediciamo

Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

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Dal Vangelo secondo Luca 22, 28-30

Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove e io preparo per voi un regno, come il Padre mio l’ha preparato per me, perché mangiate e beviate alla mia mensa nel mio regno.

 

Meditazione

Ecco, Cristo è nuovamente a terra sotto il peso della croce, un peso che si è fatto insopportabile. La folla, curiosa, osserva se ancora avrà la forza di rialzarsi. Cos'è Signore che ti spinge a continuare? Cos'è Gesù che rende costante il tuo piede stanco? Solo un amore grande può compiere tali miracoli! E il suo amore per gli uomini e per il Padre è più grande di qualsiasi peso, più forte di qualsiasi difficoltà.

 

Preghiamo insieme

Ti ringraziamo Signore, perché il tuo amore per noi, ti ha spinto a rialzarti.  Ti preghiamo affinché riusciamo ad imparare da te che, nonostante le numerose cadute, riesci ad alzarti sempre e a riprendere il sentiero con costanza, fà che anche noi, seguendo i tuoi passi, rimaniamo fedeli al tuo cammino senza cadere nel peccato.

 

10 stazione:

GESU’ VIENE SPOGLIATO DELLE VESTI

Ti adoriamo Cristo e Ti benediciamo

Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

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Dal Vangelo secondo Giovanni (19,23-24)

I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte. E i soldati fecero proprio così.

 

Meditazione

Gesù viene spogliato delle sue vesti. Il vestito a volte conferisce all'uomo la sua posizione sociale; gli dà il suo posto nella società, lo fa essere qualcuno. Essere spogliato in pubblico significa che tolgono l’identità al Maestro. Gesù diventa un emarginato, disprezzato da tutti. Il momento della spoliazione ci ricorda anche la cacciata dal paradiso: lo splendore di Dio è venuto meno nell'uomo, che ora si trova lì, denudato, e si vergogna. Gesù, in questo modo, assume ancora una volta la situazione dell’uomo caduto. Il Signore prende su di sé, tutti gli uomini caduti, e per ognuno di essi c’è un passo di redenzione. Cristo fa nuove tutte le cose.

Preghiamo: Signore, vieni ad abitare in noi col Tuo Spirito.

  • Per tutte le persone che non comprendono il valore del corpo come dono.

  • Per tutti coloro che vivono la sofferenza nel fisico.

  • Per tutti coloro che subiscono violenze e maltrattamenti.

  • Per tutti coloro che non riconoscono il Corpo di Cristo nel Pane eucaristico.

11 stazione:

GESU’ E’ INCHIODATO SULLA CROCE

Ti adoriamo Cristo e Ti benediciamo

Perché con la Tua Santa Croce hai redento il mondo.

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Dal Vangelo secondo Matteo (27, 37)

Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: “Questi è Gesù, il re dei Giudei”. Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra. E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo.

 

Meditazione

Allorché si fa silenzio intorno a me, nelle ore del giorno e della notte un pianto che scende dalla Croce, mi colpisce e mi fa trasalire. La prima volta che l'udii, uscii dalla mia casa. E cercando intorno trovai un uomo inchiodato su una Croce. "Lasciate che vi stacchi dalla Croce" gli dissi. E cercai di togliere i chiodi dei suoi polsi, ma egli mi rispose: "Lasciali dove sono, poiché scenderò dalla Croce solo quando tutti gli uomini, tutte le donne, tutti i fanciulli, s'uniranno insieme per distaccarmi". Gli dissi allora: "Come posso io sopportare il vostro lamento e che posso fare io per voi?". Ed egli mi rispose: "Vai per tutto il mondo e di' a quelli che incontrerai che c'è un Uomo inchiodato su una Croce". (Fulton J. Sheen)

 

Preghiamo

Signore Gesù Cristo, ti sei fatto inchiodare sulla croce, accettando la terribile crudeltà di questo dolore, la distruzione del tuo corpo e della tua dignità. Ti sei fatto inchiodare, hai sofferto senza fughe e senza compromessi. Aiutaci a non fuggire di fronte a ciò che siamo chiamati ad adempiere. Aiutaci a farci legare strettamente a te.

 

12 stazione:

GESU’ MUORE IN CROCE

Ti Adoriamo Cristo e Ti Benediciamo

Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

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Dal Vangelo secondo Marco 15, 32-39

Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lema sabactani?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Ed Egli, dando un forte grido, spirò. Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: Veramente quest’uomo era Figlio di Dio!

 

Meditazione

Gesù si chiede dove sia suo Padre, perché lo abbia abbandonato. Anche noi spesso, chiusi nel nostro dolore, ci chiediamo dove sia Dio, se Dio ci sia per noi, e il motivo per cui ci ha lasciato soli. Ma la fede significa che dobbiamo avere speranza, e sapere che lui è sempre con noi e con noi soffre. Chiediamogli aiuto per sentirlo sempre vicino, per non dubitare della sua presenza.

 

Preghiamo insieme

Signore Gesù aiutami, perché io sia sempre illuminato dalla tua luce, perché tu sia il luogo del mio rifugio. Tu che hai detto: “non temere", accendi mio cuore e versa in esso le grandi Grazie che trovano fonte viva nel tuo cuore. Tu che sei luce e salvezza, fa sì che non ci sentiamo mai soli e che riusciamo a spezzare le catene delle nostre paure.

Signore Gesù se a volte perdo le speranze aiutami a ricordare che i tuoi piani sono migliori dei miei.

 

13 stazione:

GESU’ VIENE DEPOSTO DALLA CROCE

Ti Adoriamo Cristo e Ti Benediciamo

Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

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Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 54-55 

Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: “Davvero costui era Figlio di Dio!”. C’erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo.

 

Meditazione

Gesù è morto, il suo cuore viene trafitto dalla lancia del soldato romano e ne escono sangue e acqua: misteriosa immagine del fiume dei sacramenti, del Battesimo e dell’Eucaristia, dai quali, rinasce, sempre di nuovo, la Chiesa. A lui non vengono spezzate le gambe, come agli altri due crocifissi; così egli si manifesta come il vero agnello pasquale, al quale nessun osso deve essere spezzato. Sotto la croce c’erano Maria, sua Madre, la sorella di sua Madre, Maria, Maria di Màgdala e il discepolo che egli amava. Ora arriva anche un uomo ricco, Giuseppe d’Arimatèa: dove viene sepolto Gesù il cimitero si trasforma in giardino, nel giardino dal quale era stato cacciato Adamo quando si era staccato dal suo Creatore.

 

Preghiamo

Signore, quante volte sembra che tu stia dormendo. Com’è facile che noi uomini ci allontaniamo e diciamo a noi stessi: Dio non mi ascolta. Fa’ che nell’ora dell’oscurità, riconosciamo che tu comunque sei lì. Non lasciarci da soli quando tendiamo a perderci d’animo. Donaci una fedeltà che resista nello smarrimento.

 

14 stazione:

GESU’ VIENE POSTO NEL SEPOLCRO

Ti Adoriamo Cristo e Ti Benediciamo

Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

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Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 59-61

Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l’altra Maria.

 

Meditazione

Gesù si lascia seppellire come si è lasciato crocifiggere, nel più totale abbandono: davanti a quell’inamovibile pietra che chiude il sepolcro, a piangere la Sua Morte, sono rimaste solo le donne, sua Madre e Maria di Màgdala. Ma anche nel dolore del sacrificio del Maestro, la loro speranza è salda, la loro fede è ancora viva. Per superare le difficoltà che la vita ci pone davanti, quei macigni che talvolta ci appaiono troppo pesanti per essere spostati, occorre conoscere l’amore di Dio, l’inconsumabile fiamma che alimenta la nostra fede, l’impulso del Suo prodigioso gesto: È questo amore che spinge Gesù ad accettare la volontà del Padre, per donare a noi uomini la salvezza, noi uomini che lo abbiamo condannato a una morte tanto atroce. Anche se ci attanaglia il dubbio e ci tormentano le perplessità, troviamo ristoro nella fonte della Sua Grandezza, memori del fatto che come le donne, che rimangono fedeli al Signore anche nel momento più buio, saremo i primi a vedere la Luce della Sua Resurrezione.

 

Preghiamo insieme

O Dio, che hai vinto la morte e ci hai donato tuo figlio, come le donne al sepolcro fa che possiamo essere risoluti nell’animo anche nei momenti più bui. Rinvigorisci nello spirito i Tuoi fedeli, guida coloro che vagano nel buio sulla strada del tuo Amore. Aiutaci nelle difficoltà con il ristoro della tua Grazia, nella speranza di essere un giorno irradiati dalla Tua Luce divina.

 

Padre Nostro

Comunione Spirituale

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Gesù mio, credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento dell'Altare.

Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell'anima mia.

Poichè ora non posso riceverti sacramentalmente,

vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. (pausa)

Come già venuto, io ti abbraccio, e mi unisco a Te.

Non permettere che io abbia mai a separarmi da Te.

Preghiamo per il Santo Padre e per chiedere il dono dell’indulgenza

Aiuta Signore il nostro Santo Padre, il Papa, e sii Tu la sua luce, la sua forza, il suo conforto.

Ave Maria

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